lunedì 19 maggio 2008



Pubblico alcuni studi sui presunti danni del wireless:





I tedeschi temono il Wi-Fi

Anche gli inglesi tempo addietro avevano criticato il Wi-Fi dal punto di vista della salute ma la loro linea era decisamente più soft, tant’è che essi stessi giudicano l’iniziativa tedesca come “la peggiore condanna che si potesse mai dare“.
I tedeschi ancora mettono in guardia dal pericolo serio dell’elettrosmog giudicando allarmante la crescita esponenziale di apparecchiature che emettono campi elettromagnetici, siano essi televisori, siano essi cellulari.
Addirittura arrivano a consigliare di utilizzare una cabina telefonica piuttosto che il cellulare, oppure un punto di connessione cablato piuttosto che una connessione senza fili.

Fino a qui il giudizio duro del governo tedesco che a mio modo di vedere ha esagerato un po’ nei toni e soprattutto nel paragonare come pericolosità un televisore ad un’antenna ripetitore per i cellulari.
Il metodo precauzionale è sacrosanto, ma sarebbe più lecito prendersela con chi veramente causa il vero inquinamento elettromagnetico (mega ripetitori radio, ripetitori Tv, antenne fuori legge…) piuttosto che con apparecchi che producono campi ridicoli.

Un access point casalingo ha un raggio d’azione ridicolo e già a 50cm dal punto d’origine del segnale l’inquinamento prodotto è appena misurabile.
Insomma a detta di molti le affermazioni del Ministro dell’Ambiente rischiano di far partire una caccia alle streghe assolutamente fuori luogo e rischiano di coinvolgere lo sviluppo industriale dell’high tech.

Ricordiamo infatti che il Wi-Fi è una tecnologia wireless in piena crescita utilizzata anche per coprire zone laddove la banda larga via cavo non arriva.
Vedremo comunque nei prossimi mesi quando verranno pubblicati i test ufficiali di una ricerca inglese sulla possibile pericolosità del wireless.

(http://www.oneadsl.it/28/09/2007/i-tedeschi-temono-il-wi-fi/)


Presunti danni sulla salute [modifica]

Esitono inchieste, tra cui quella di BBC Panorama,[2] che investiga sulle accuse di alcuni scienziati secondo i quali lo smog elettromagnetico potrebbe provocare, a lungo termine, danni alla salute. In particolare va notato che le frequenze del Wi-Fi sono le medesime (seppur con potenze decisamente inferiori) usate dai forni a microonde e che permettono la cottura del cibo (2450 MHz). Oltre a questo effetto termico, i tecnici evidenziano la possibilità di un ulteriore effetto biologico non correlato all'aumento di temperatura ma comunque significativo.
La trasmissione di Rai Tre Report, l'11 Maggio 2008 ha riproposto l'inchiesta BBC ed ha documentato gli allarmi, specialmente in relazione ai danni che si possono creare a bambini e a persone elettrosensibili, che sollevano molte istituzioni nel mondo ad impedire l'installazione di reti Wifi nelle scuole o negli asili.[3] Secondo alcuni,[4] durante questa inchiesta non sarebbero stati forniti dati numerici precisi e dettagli tecnici. L'inchiesta peraltro confrontava emissioni di WiFi e telefonia mobile (che usano frequenze molto simili, in particolare l'UMTS). La gran parte dei tecnici interpellati si sarebbero schierati esclusivamente sul versante dell'allarmismo e l'unico che invece ha dato una versione tranquillizzante in materia sarebbe stato tacciato di connivenza con le aziende del settore (in quanto in effetti costui ha lavorato per alcune di esse). La stessa BBC ha poi dichiarato che il trattamento degli intervistati non è stato equilibrato.[5]

Il governo tedesco nel 2007 ha deciso di informare i cittadini tedeschi dei possibili rischi per la salute causati dall’eccessiva esposizione alle radiazioni Wi-Fi. [6] La decisione di Berlino segue l'apertura dell'inchiesta della Health Protection Agency (HPA) inglese, tesa a valutare gli effettivi pericoli di un utilizzo esteso del WiFi nelle scuole del Regno. Il portavoce del governo tedesco ha dichiarato «Non dimentichiamo che il Wi-fi è una tecnologia relativamente nuova, ancora da sviluppare. Mentre gli hot-spot pubblici hanno livelli ridotti di radiazioni, all'interno di ambienti domestici o di lavoro si può facilmente raggiungere una soglia critica». [7]

(Wikipedia)

Note [modifica]

  1. ^ La città italiana che più fermamente prosegue l'intendimento di una rete wi-fi è Milano, avvantaggiata dal fatto che in sede di concessione della cablatura a fibra ottica, il Comune si era riservato il diritto di usufruire della rete. [1]
  2. ^ http://news.bbc.co.uk/2/hi/programmes/panorama/6674675.stm
  3. ^ http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1078399,00.html
  4. ^ Fabio M. Zambelli. «Report semina terrore sul Wi-Fi». setteB.it , 11/5/2008 (consultato in data 13/5/2008).
  5. ^ http://www.bbc.co.uk/complaints/news/2007/11/30/51156.shtml
  6. ^ http://www.oneadsl.it/28/09/2007/i-tedeschi-temono-il-wi-fi/
  7. ^ http://www.datamanager.it/articoli.php?visibile=1&idricercato=21059


Nel mirino anche le reti wi-fi "Internet senza fili fa male"


PAOLO EMILIO PETRILIO
BERLINO
Prosegue in Germania la campagna di sensibilizzazione del governo sui danni provocati dalla esposizione alle radiazioni. Questa volta il Bundesregierung, per mano dell'Ufficio federale per la difesa dalle radiazioni (Bfs), ha messo in guardia dai rischi legati ai modem Internet wi-fi, che consentono di connettersi alla Rete senza l'utilizzo di un cavo. «Tutte le prove fin qui raccolte indicano che questo tipo di emissioni, all'interno di certi limiti, non sono dannose per la salute - ha spiegato un portavoce del Bfs -. Non si può tuttavia escludere che vi siano degli effetti negativi». E il problema, secondo il Bfs, potrebbe essere proprio nella quantità di esposizione ai raggi del Wi-Fi; per cui sarebbe consigliabile, in ambienti quotidiani come la casa o il posto di lavoro, continuare a fare ricorso al vecchio collegamento via cavo. Non più lento, e senza conseguenze per la salute. Non solo per i computer, ma anche per i telefonini. Sempre meglio usare la linea fissa quand’è possibile.

«Non dimentichiamo - aggiunge il portavoce - che il Wi-fi è una tecnologia relativamente nuova, ancora da sviluppare. Mentre gli hot-spot pubblici hanno livelli ridotti di radiazioni, all'interno di ambienti domestici o di lavoro si può facilmente raggiungere una soglia critica». In Germania esistono almeno 9 mila punti pubblici di accesso wi-fi, e per ognuno di essi l'emissione è inferiore allo standard europeo, fissato a 10 Watt per metro quadrato. Avviata all'inizio dell'estate, la lotta di Berlino contro l'inquinamento da raggi nasce dalle nuove conoscenze scientifiche in materia, ha spiegato tempo fa il ministro dell'Ambiente Sigmar Gabriel, durante un convegno organizzato dalla presidenza tedesca dell'Unione europea. Conoscenze che mostrano con evidenza come l'esposizione eccessiva possa provocare gravi disfunzioni: varie forme tumorali, sterilità maschile e interruzioni della gravidanza.

I danni maggiori, ha spiegato il ministro, si hanno fra il personale addetto alle centrali nucleari, dove infatti in base alle statistiche l'incidenza di alcuni tipi di tumore ai polmoni è decisamente più alta della media. Un altro elemento di pericolo è l'eccessivo ricorso alle radiazioni in campo medico: «In Germania - ha tagliato corto Gabriel - si fanno troppe lastre». Stando ai dati raccolti dal Bfs, nel 2004 ci sarebbero state complessivamente 135 milioni di radiografie, cioè 1,6 radiografia per persona. Tra il 1996 e il 2004 inoltre l'uso delle tomografie computerizzate, grazie alla diffusione dei computer, sarebbe aumentato del 65 per cento. «Le ricerche radiologiche - ha spiegato Wolfram König, presidente del Bfs e alleato di Gabriel in questa campagna - non fanno parte in realtà della prassi medica preventiva. Dovrebbero essere invece utilizzate a ragion veduta, in presenza di diagnosi che segnalino i rischi di certe malattie. A fronte dei danni causati dai raggi X, si dovrebbe riflettere seriamente sull'opportunità di usare strumenti alternativi, come l'endoscopia o la risonanza magnetica, in grado di fornire indicazioni anche migliori». Sotto osservazione, ovviamente, è anche la rete di telefonia cellulare: fin dal 2001 il governo ha stabilito un accordo con le compagnie telefoniche, che le impegna a sviluppare tecnologie il meno dannose possibili sia per le persone che per l'ambiente. Un primo bilancio complessivo del lavoro fatto dalle aziende in questa direzione è atteso per il 2008.

Il dibattito sui rischi
Alcuni studi documentano che utilizzare un telefonino cellulare per oltre cinque minuti porti al cervello un surriscaldamento di almeno un grado; va da sé che tale surriscaldamento sia un processo innaturale, che ripetuto più volte al giorno, come spesso avviene per chi vi lavora, potrebbe portare delle conseguenze dannose alla salute. Il problema dell'inquinamento della telefonia cellulare è derivante anche dalla distribuzione del sistema di antenne necessario per la telefonia cellulare; Si tratta di surriscaldamento a lungo periodo, con il rischio di cancro, leucemie e quant'altro.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie della rassicurazione sul wi-fi. Speriamo stiano effettivamente esagerando, perchè già abito sotto un ripetitore della telecom (sperando nell'"effetto ombrello")...insomma, spererei di vivere a lungo e il più in salute possibile!

Anonimo ha detto...

Anch'io ho visto quella puntata di Report e ho buttato un'occhiataccia al pc e alla connessionee senza fili...
Non so che pensare...non sono molto informata sui danni che potrebbe provocare, ma tanto ormai QUALSIASI COSA (a partire dal cibo) rischia di causare effetti negativi sulla nostra salute...una più, una meno...
Giulia