venerdì 23 maggio 2008

Bimbo prodigio

Bimbo aiuta la madre a partorire
Torino, il piccolo "dottore" ha 10 anni
Da grande dice che farà il camionista come suo padre, per ora si è guadagnato i galloni di ostetrico: si tratta di un bambino di 10 anni che vive a San Secondo di Pinerolo, pochi chilometri da Torino. Nella notte di mercoledì ha aiutato la sua mamma a far venire alla luce il fratellino. "Ho sentito la mamma che mi chiamava e sono andato subito", ha detto il ragazzino al quotidiano La Stampa che ha raccontato la vicenda.

Andrea ha avuto modo di raccontare una storia fantastica ai suoi compagni della quarta elementare. Lui che vive in campagna, coi genitori, le due sorelline, i nonni e gli zii è abituato a guardare il ciclo della vita. Eppure, assistere a un parto non è cosa di tutti giorni. "Andrea però non ha avuto paura", racconta ora la madre nel reparto di neonatologia dell’ospedale "Edoardo Agnelli" di Pinerolo.

"Il parto è perfettamente riuscito, senza alcuna conseguenza", dice il dottor Marco Canestrelli che per primo ha accudito la madre e il neonato dopo una prima visita effettuata da un collega. "La signora era alla trentottesima settimana di gravidanza - spiega il dottor Canestrelli - ma può succedere che una donna come la mamma di Andrea, ancora giovane e al quarto figlio, abbia una soglia del dolore molto alta". Per questo, nonostante la gravidanza inoltrata, la signora forse non si era accorta di essere entrata in travaglio.

La notte scorsa, alle 4 del mattino, Andrea è stato svegliato dalla voce della mamma. Era in bagno che lo chiamava con un tono di sofferenza. Il papà era in viaggio per lavoro, col camion a Parigi. Il piccolo, ancora assonnato, si è diretto dalla sua mamma: l'ha trovata a terra, molto sofferente. Ma non ha perso la calma, ha seguito le istruzioni della mamma che, al quarto parto, aveva già una buona esperienza. Poi è andato in cucina, ha preso le forbici e la donna ha tagliato il cordone ombellicale.

"Il mio fratellino è bello - racconta Andrea a La Stampa - ha un sacco di capelli neri in testa e sono orgoglioso di averlo aiutato a incominciare la sua vita. Sono stato io il primo a dargli il benevenuto". Peso tre chili e 400 grammi, perfettamente in salute, al piccolo è stato dato il nome di Alberto, come il nonno. È arrivato all’ospedale intorno alle 5 del mattino, avvolto in una copertina, assieme alla madre e a un’amica che li accompagnava. E adesso? Si aspetta l'arrivo del papà per fare una grande festa. Andrea, però, ha già ricevuto il suo encomio: "Mi hanno detto non andrò a scuola fino a lunedì", esclama entusiasta.
(Tgcom.it)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa notizia mi era sfuggita...che bello leggere anche storie come queste, ogni tanto!

Anonimo ha detto...

...ehm...sono senza parole.
Che bimbetto lucido...

Anonimo ha detto...

Non avevo letto qst notizia..mi sono venuti i brividi! ha avuto molto coraggio il piccolo...
Finalmente una storia a lieto fine!