domenica 20 aprile 2008

“Paolo svegliati.”

“Paolo svegliati. Sono le 7.40 devi andare a lezione”. Inizia così un sabato che poteva essere come tanti altri invece…“Paolo svegliati. Sono le 8.00 devi andare a lezione”. Ebbene si. Sabato mattina la classica mattina in cui uno vorrebbe riposarsi dalla settimana di studio, viene interrotta dalla soave voce di mia madre che mi ricorda ciò che io, inconsciamente, avevo rimosso: lezione ore 8.30 Aula Magna di Lingue. E tu sei li, avvolto nel candore e nel calore delle tue coperte, quando decidi di aprire gli occhi e vedi tua madre che già di primo mattina ti urla dietro cercando di farti svegliare. Dopo essere riuscito a rispondere alle domande esistenziali della vita “Ma io chi sono?”, “Dove mi trovo?”, “Che cosa voglio”, decido di compiere il grande passo: alzarmi dal letto. Compiuto questo primo assai faticoso step per inerzia mi appresto a eseguire gli altri: doccia, colazione e via in macchina.
Giunto al parcheggio nei pressi della Facoltà di Lingue, dopo essere sceso dalla macchina, guardando per terra mi accorgo delle care amiche righe blu. Incomincia, allora, l’odiata ricerca delle monetine per pagare il dazio per poter seguire alla lezione.
Finiti i preliminari, rendendomi conto del mio ritardo, incomincio a correre verso l’aula ma , appena giunto davanti ad essa, noto che tutti i miei compagni di corso erano li ad attendere il bidello che aprisse l’aula. Dopo aver aspettato venti minuti l’arrivo del bidello decidiamo insieme al prof di metterci alla ricerca del suddetto. La nostra ricerca risulta essere vana. Ci troviamo davanti a due alternative: lezione all’aperto con poche panchine stile americana o sfruttare la sala studio con posti a sedere. Grazie alla intelligenza di tutti optiamo per la seconda possibilità.
Giunti in “aula”, il professore incomincia introducendoci le tematiche che affronteremo durante il corso. Per conoscersi meglio il prof. chiede ad ognuno di noi di presentarsi, di raccontare il proprio percorso universitario. Dopo due ore di dialogo sui temi della comunicazione, del rapporto tra web e giornalismo, ci vengono consegnati i compiti per casa. Viene chiesto ad ognuno di noi di costruire un blog in cui raccontiamo un po’ di noi e delle lezioni.
Tutto questo post ha la funzione di raccontare l’epica giornata di sabato e in più di iniziare questo lavoro che ci accompagnerà fino al mese di giugno.
A presto

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