Una nuova figura si aggira nel mondo dell’informazione: il suo nome è “Mojo”, “mobile journalist”; il suo futuro è essere al posto giusto nel momento giusto. Il giornalismo fatto con gli strumenti tipici della comunicazione in movimento, sta riportando sempre più i cronisti dalle autostrade telematiche della rete ai marciapiedi, dove un tempo raccoglievano le notizie per i giornali di carta.
La nuova tendenza è in crescita negli Usa dove sempre più giornali impiegando i “Mojos”, cronisti che, muniti di cellulari, Blackberry, videocamere e pc portatili, stanno fuori delle redazioni, raccolgono dati e informazioni e le inviano in tempo reale al giornale, magari aggiornando i servizi più volte al giorno. Più la tecnologia avanza, con strumenti per catturare e inviare con facilità immagini e articoli sulle vicende in corso, più i cronisti possono stare sul posto.
“The News-Press” di Fort Myers, giornale della Florida, da questa estate doterà 44 redattori con una attrezzatura completa da “mojo”: laptop, video-camera e registratore digitale. E i giornalisti? Dicono di essere contenti di poter finalmente tornare sul campo a fare quello che è il loro lavoro da sempre: guardare e raccontare i fatti nell’immediatezza. Con tutti i mezzi a disposizione.
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